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  1. The Bad Mothers: Medea-Myths and National Discourse in Texts from Elisabeth Langgässer and Christa Wolf
    Autor*in: Stephan, Inge
    Erschienen: 2003
    Verlag:  Rodopi

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    Quelle: BASE Fachausschnitt AVL
    Sprache: Unbestimmt
    Medientyp: Aufsatz aus einem Sammelband
    Format: Online
    DDC Klassifikation: Literaturen germanischer Sprachen; Deutsche Literatur (830)
    Schlagworte: Mütter; Literatur; Mythos; Deutsche Literatur
    Lizenz:

    creativecommons.org/licenses/by/4.0/legalcode.de

  2. Medea, meine Schwester? ; Medea-Texte von Autorinnen im 20. Jahrhundert
    Autor*in: Stephan, Inge
    Erschienen: 1997
    Verlag:  Heinz

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    Quelle: BASE Fachausschnitt AVL
    Sprache: Unbestimmt
    Medientyp: Aufsatz aus einem Sammelband
    Format: Online
    DDC Klassifikation: Literaturen germanischer Sprachen; Deutsche Literatur (830)
    Schlagworte: Literatur; Mythos; Frauenbild; Deutsche Literatur
    Lizenz:

    creativecommons.org/licenses/by/4.0/legalcode.de

  3. Il problema identitario nell’Alto Adige : discorso politico e letteratura a confronto (Joseph Zoderer, Francesca Melandri)
    Erschienen: 2012

    La prima parte del saggio è dedicata alla questione in che senso la politica e il discorso politico abbiano contribuito a costruire delle identità, dividendo e separando i gruppi etnici in Alto Adige. La seconda parte tratta una scelta di testi... mehr

     

    La prima parte del saggio è dedicata alla questione in che senso la politica e il discorso politico abbiano contribuito a costruire delle identità, dividendo e separando i gruppi etnici in Alto Adige. La seconda parte tratta una scelta di testi letterari, in primo luogo tre romanzi di Joseph Zoderer e Francesca Melandri, in confronto con il discorso identitario politico. Dal 1968 in poi, vari scrittori si sono opposti a questo discorso orientandosi piuttosto verso una prospettiva biculturale, fra l'altro mediante la scelta del bilinguismo italiano-tedesco, per uscire dalle « gabbie etniche ». Evitando le definizioni essenzialistiche di identità, lo scrittore Joseph Zoderer dimostra come l'identità e il sentimento di mancanza di identità siano il risultato di evoluzioni storiche, cioè di evoluzioni particolarmente difficili nel caso dell'Alto Adige e della sua biografia personale. Rende inoltre evidente il processo della proiezione dell'alterità e allo stesso tempo riflette sulla difficoltà di sfuggire ai pregiudizi interetnici. Nelle sue opere il tema della coppia biculturale contiene una dimensione malinconica, dato che la coppia non può superare completamente le difficoltà di comunicazione nate dai conflitti storici. In /Eva dorme/ di Francesca Melandri, la politica etnocentrica della SVP viene vista nel suo contesto storico, ma allo stesso tempo ironizzata come una politica datata, una politica che era giustamente motivata nei decenni che seguirono al periodo degli attentati in Alto Adige, ma non più adatta alle nuove generazioni. Il motivo della coppia biculturale viene sviluppato in un modo diverso rispetto all'opera di Zoderer: l'amore tra membri di diverse etnie viene impedito dall'esterno nella generazione del dopoguerra e praticato senza difficoltà nelle generazioni più giovani. Per proporre il modello di un'identità biculturale, di un'identità di apertura che comprende l'altra cultura come un elemento che arricchisce la propria cultura, Francesca Melandri non si rivolge tanto ai sudtirolesi germanofoni ...

     

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    Quelle: BASE Fachausschnitt AVL
    Sprache: Unbestimmt
    Medientyp: Aufsatz aus einem Sammelband
    Format: Online
    DDC Klassifikation: Italienische, rumänische, rätoromanische Literaturen (850); Ingenieurwissenschaften und zugeordnete Tätigkeitenn (620)
    Schlagworte: Italianistik; Literaturwissenschaft; Südtirol; Zoderer; Joseph; Melandri; Francesca
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  4. Memoria postcoloniale e spazio ibrido del soggetto in Oltre Babilonia di Igiaba Scego
    Erschienen: 2012

    Nel romanzo Oltre Babilonia (2008) di Igiaba Scego, scrittrice di origine somala, un coro di cinque voci si confronta con i traumi provocati dal colonialismo e dalle dittature che durante gli anni ’70 cancellarono le speranze sorte in seguito ai... mehr

     

    Nel romanzo Oltre Babilonia (2008) di Igiaba Scego, scrittrice di origine somala, un coro di cinque voci si confronta con i traumi provocati dal colonialismo e dalle dittature che durante gli anni ’70 cancellarono le speranze sorte in seguito ai processi di decolonizzazione. La vicenda si svolge nel 2006, ma i ricordi dei personaggi risalgono indietro nel tempo, sino all’epoca dell’impero coloniale italiano in Somalia. Attraverso l’ibridazione di voci differenti, la scrittura del romanzo assume una forma piuttosto complessa. In Oltre Babilonia, il passato storico, il presente e i vari luoghi (la Somalia, l’Italia, l’Argentina, la Tunisia) si intrecciano attraverso il dipanarsi del filo della memoria. Il contributo analizza come il romanzo rievochi i traumi del colonialismo tramandati alla generazione dell’anticolonialismo, e come venga costruito, attraverso il tema dei dolori provocati dall’esilio, un legame tra la prima generazione di migranti e la seconda generazione, la quale, nonostante sia di nazionalità italiana, deve confrontarsi con situazioni di esclusione. In Oltre Babilonia, la posizione identitaria ibrida del soggetto postcoloniale viene rappresentata in varie forme, dalla nostalgia dell’esiliato al discorso ironico della figlia, che rappresenta la posizione interstiziale della seconda generazione. La speranza di poter trovare un “altro luogo”, un third space (Homi Bhabha) viene inoltre simboleggiata attraverso il riferimento a vari luoghi tunisini, luoghi che si trovano per così dire a metà strada tra l’Italia e la Somalia. La ricerca di un “altrove” non crea alcun idillio, come dimostra la critica diretta contro il regime di Ben Ali. Le diverse tonalità del romanzo contribuiscono a costruire un quadro variegato che cerca di evocare le posizioni di due generazioni di migranti nel contesto delle loro esperienze storiche specifiche. Nella pluralità delle voci narranti, l’ironia risulta un mezzo particolarmente adatto ad esprimere la posizione ibrida della seconda generazione.

     

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    Quelle: BASE Fachausschnitt AVL
    Sprache: Unbestimmt
    Medientyp: Aufsatz aus einem Sammelband
    Format: Online
    DDC Klassifikation: Italienische, rumänische, rätoromanische Literaturen (850); Ingenieurwissenschaften und zugeordnete Tätigkeitenn (620)
    Schlagworte: Italianistik; Postkolonialismus; Literaturwissenschaft; Scego; Igiaba
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  5. Introduction
    Erschienen: 2012
    Verlag:  Edinburgh University Press

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    Quelle: BASE Fachausschnitt AVL
    Sprache: Unbestimmt
    Medientyp: Aufsatz aus einem Sammelband
    Format: Online
    DDC Klassifikation: Englische Erzählprosa (823)
  6. Romancing and Romanticism
    Erschienen: 2012
    Verlag:  Edinburgh University Press

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    Quelle: BASE Fachausschnitt AVL
    Sprache: Unbestimmt
    Medientyp: Aufsatz aus einem Sammelband
    Format: Online
    DDC Klassifikation: Englische Erzählprosa (823)
  7. Interpretation, Verstehen und Gebrauch von Texten: semantische und pragmatische Aspekte der Textrezeption
    Autor*in: Busse, Dietrich
    Erschienen: 2012
    Verlag:  UVK Univ.-Verl. Konstanz ; DEU ; Konstanz

    Der Aufsatz gibt - vor allem für ein nichtlinguistisches Publikum – eine komprimierte Zusammenfassung der wesentlichen, aus dem von Busse in seinem Buch "Textinterpretation" (1991) ausgearbeiteten Modell der explikativen Semantik und des... mehr

     

    Der Aufsatz gibt - vor allem für ein nichtlinguistisches Publikum – eine komprimierte Zusammenfassung der wesentlichen, aus dem von Busse in seinem Buch "Textinterpretation" (1991) ausgearbeiteten Modell der explikativen Semantik und des Textverstehens abgeleiteten Erklärungsansätze für das Textverstehen und seine Abgrenzung zur Textinterpretation. Der Artikel ist mit zahlreichen anschaulichen Beispielen versehen und verdeutlicht so die Relevanz von Busses Modell für eine adäquate Erklärung und Veranschaulichung der bei der Textverarbeitung wirksamen Prozesse.

     

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    Quelle: BASE Fachausschnitt AVL
    Sprache: Unbestimmt
    Medientyp: Aufsatz aus einem Sammelband; Aufsatz aus einer Zeitschrift
    Format: Online
    Übergeordneter Titel: Texte verstehen : Konzepte, Methoden, Werkzeuge ; 14 ; Schriften zur Informationswissenschaft ; 49-79
    DDC Klassifikation: Literatur und Rhetorik (800); Publizistische Medien, Journalismus, Verlagswesen (070)
    Schlagworte: Literatur; Rhetorik; Literaturwissenschaft; Publizistische Medien; Journalismus,Verlagswesen; Literature; rhetoric and criticism; News media; journalism; publishing; Wirkungsforschung; Rezipientenforschung; Sprachwissenschaft; Linguistik; Impact Research; Recipient Research; Science of Literature; Linguistics; reception; semantics; interpretation; language; text; understanding; Semantik; Rezeption; Sprache; Verstehen; theory formation; basic research; Grundlagenforschung; Theoriebildung
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  8. Die Bedeutung des grammatischen Subjekts für die nicht-linguistische Textinterpretation
    Autor*in: Pishwa, Hanna
    Erschienen: 2012
    Verlag:  UVK Univ.-Verl. Konstanz ; DEU ; Konstanz

    "Talking is like walking" sagt Halliday (1985: XXV) über das Sprechen und deutet damit auf den hohen Grad der Automatizität und den niedrigen Grad der Beteiligung des Bewußtseins beim Sprechen hin. Daraus kann man folgern, daß die Form des Ausdrucks... mehr

     

    "Talking is like walking" sagt Halliday (1985: XXV) über das Sprechen und deutet damit auf den hohen Grad der Automatizität und den niedrigen Grad der Beteiligung des Bewußtseins beim Sprechen hin. Daraus kann man folgern, daß die Form des Ausdrucks in narrativen Texten mehr oder weniger unbewußt entsteht, und daß sie daher den mentalen Zustand und die Absichten des Sprechers widerspiegelt. Diesen Sachverhalt erkennt Chafe (1990:79): "I try to justify . how and why narratives can be an important vehicle for mental research." Diese Tatsachen werden auch in der Psychoanalyse erkannt, allerdings auf einer anderen Ebene (vgl. Arrive 1992). Dort symbolisieren einzelne Wörter bestimmte Sachverhalte, während hier sprachliche Strukturen als Indikatoren für das Mentale betrachtet werden, indem Bedeutungen sprachlicher Strukturen entschlüsselt werden. Die Aussagefähigkeit der einzelnen Strukturen wird in bezug zu ihrer Regelmäßigkeit sowie ihren Abweichungen von der geläufigen "Regel" gesetzt. Die Aufdeckung dieser Strukturen ist daher das Ziel des vorliegenden Beitrags, deren primäre Zielgruppe Sozialwissenschaftler sind, die an vertieften Interpretationen der Texte arbeiten. Die hier angestellten Überlegungen sind jedoch nicht nur für Sozialwissenschaftler von Interesse, sondern für alle, die Texte verstehen und interpretieren wollen. Gerade in detaillierten Interpretationen gehen Psychologen intuitiv vor, obwohl die Linguistik genauere Differenzierungen sprachlicher Strukturen anbieten kann. Es sollen also argumentative Begründungen aufgrund der Eigengesetzlichkeit des sprachlichen Materials ermöglicht werden.

     

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    Quelle: BASE Fachausschnitt AVL
    Sprache: Unbestimmt
    Medientyp: Aufsatz aus einem Sammelband; Aufsatz aus einer Zeitschrift
    Format: Online
    Übergeordneter Titel: Texte verstehen : Konzepte, Methoden, Werkzeuge ; 14 ; Schriften zur Informationswissenschaft ; 183-204
    DDC Klassifikation: Literatur und Rhetorik (800); Publizistische Medien, Journalismus, Verlagswesen (070); Psychologie (150)
    Schlagworte: Literatur; Rhetorik; Literaturwissenschaft; Psychologie; Publizistische Medien; Journalismus,Verlagswesen; Literature; rhetoric and criticism; Psychology; News media; journalism; publishing; Social Psychology; Interpersonal Communication; Science of Literature; Linguistics; Sozialpsychologie; Sprachwissenschaft; Linguistik; interpersonelle Kommunikation; narration; structure; speaking; language; psychoanalysis; interpretation; text; Sprache; Psychoanalyse; Struktur; Sprechen; Grundlagenforschung; Methodenentwicklung; development of methods; basic research
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  9. Texte und Kultur
    Autor*in: Posner, Roland
    Erschienen: 2012
    Verlag:  UVK Univ.-Verl. Konstanz ; DEU ; Konstanz

    "Eine Kultur ist eine Menge von Texten", behaupten Levi-Strauss (1958), Barthes (1964), Lotman und Piatigorsky (1969) und alle, die in ihrer Tradition arbeiten (vgl. Winner und Umiker-Sebeok 1979). Doch was besagt diese These? Falls das Wort Text in... mehr

     

    "Eine Kultur ist eine Menge von Texten", behaupten Levi-Strauss (1958), Barthes (1964), Lotman und Piatigorsky (1969) und alle, die in ihrer Tradition arbeiten (vgl. Winner und Umiker-Sebeok 1979). Doch was besagt diese These? Falls das Wort Text in ihr wie üblich eine Menge sprachlicher Zeichen bezeichnet, ist sie ganz offensichtlich falsch, denn eine Kultur besteht nicht nur aus sprachlichen Zeichen (vgl. Posner 1988), sondern sie umfaßt zumindest auch Institutionen und Rituale (soziale Kultur), Artefakte und Fertigkeiten (materiale Kultur), Mentefakte und Konventionen (mentale Kultur). Rituale, Fertigkeiten und Konventionen müssen von jedem neuen Mitglied einer Kultur erlernt werden und werden so nach schöpferischer Modifikation (vgl. Lumsden und Wilson 1981) von einer Generation zur nächsten weitergegeben. Diese Weitergabe kann jedoch völlig ohne sprachliche Zeichen stattfinden. Es hat Kulturen gegeben, bevor es Sprache gab, und die Primatengesellschaften, die de Waal (1982) beschreibt, zeigen, daß derartige Kulturen auch heute noch existieren. Um die direkte Falsifikation der Eingangsthese zu vermeiden, sind dem Wort Text diverse metaphorische Bedeutungen unterschoben worden, die I.-P. Winner (in Winner und Umiker-Sebeok 1979, S. 103ff.) auf instruktive Weise zusammengestellt hat. Doch kann ein solches Vorgehen nicht befriedigen, denn es stellt die Wissenschaftlichkeit der Eingangsthese in Frage. Sie verliert die Bestimmtheit, die sie empirisch überprüfbar werden läßt, und die Präzision, die sie für die Erklärung und Vorhersage von Kulturwandel verwendbar macht. Was ist zu tun? Da die These, daß eine Kultur eine Menge von Texten ist, sich als außerordentlich anregend gezeigt hat, schlage ich vor, das Wort Text in Übereinstimmung mit seinem Gebrauch in den Kulturtheorien von Levi-Strauss, Barthes und Lotman neu zu definieren. Auf der Grundlage eines wohlbestimmten nicht-metaphorischen Textbegriffs wird es leichter fallen, eine empirisch arbeitende Semiotik der Kultur aufzubauen, welche nicht nur überprüfbare ...

     

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    Quelle: BASE Fachausschnitt AVL
    Sprache: Unbestimmt
    Medientyp: Aufsatz aus einem Sammelband; Aufsatz aus einer Zeitschrift
    Format: Online
    Übergeordneter Titel: Texte verstehen : Konzepte, Methoden, Werkzeuge ; 14 ; Schriften zur Informationswissenschaft ; 13-31
    DDC Klassifikation: Literatur und Rhetorik (800)
    Schlagworte: Literatur; Rhetorik; Literaturwissenschaft; Literature; rhetoric and criticism; Sprachwissenschaft; Linguistik; Science of Literature; Linguistics; Theorie; Semiotik; Begriff; Definition; Kommunikation; Text; Kultur; communication; semiotics; concept; culture; theory; descriptive study; deskriptive Studie
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  10. Literaturanalyse mit ATLAS/ti
    Erschienen: 2012
    Verlag:  UVK Univ.-Verl. Konstanz ; DEU ; Konstanz

    Die Analyse eines Fremdsprachentextes wird in der linguistischen Textanalyse seit jeher mit den klassischen Arbeitsmitteln durchgeführt - Buch, Papier und Bleistift. Im Rahmen eines Hauptseminars an der TU Berlin entstand die Idee, die Analyse eines... mehr

     

    Die Analyse eines Fremdsprachentextes wird in der linguistischen Textanalyse seit jeher mit den klassischen Arbeitsmitteln durchgeführt - Buch, Papier und Bleistift. Im Rahmen eines Hauptseminars an der TU Berlin entstand die Idee, die Analyse eines Fremdsprachentextes einmal ganz anders durchzuführen: Unter Zuhilfenahme von Atlas/ti sollte auf die Arbeitsmittel verzichtet und eine Kurzgeschichte derart aufbereitet werden, daß Interessierte einen Einblick in die Entstehung, in die Gedankenwelt der Analyse bekommen, sich also nicht nur Ergebnisse präsentieren lassen, und die entstandenen Konklusionen und fertigen Grafiken im Fremdsprachenunterricht so als möglicher Zugang zum Text dienen können. Im folgenden werden wir versuchen, diese Analyse, die ausschließlich mit Hilfe von Atlas/ti am PC-Arbeitsplatz entstand, skizzenhaft darzustellen.

     

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    Quelle: BASE Fachausschnitt AVL
    Sprache: Unbestimmt
    Medientyp: Aufsatz aus einem Sammelband; Aufsatz aus einer Zeitschrift
    Format: Online
    Übergeordneter Titel: Texte verstehen : Konzepte, Methoden, Werkzeuge ; 14 ; Schriften zur Informationswissenschaft ; 363-373
    DDC Klassifikation: Literatur und Rhetorik (800)
    Schlagworte: Literatur; Rhetorik; Literaturwissenschaft; Literature; rhetoric and criticism; Sprachwissenschaft; Linguistik; Science of Literature; Linguistics; Textanalyse; Inhaltsanalyse; PC; Fremdsprachenunterricht; Software; foreign language teaching; content analysis; text analysis; descriptive study; applied research; deskriptive Studie; anwendungsorientiert
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  11. Die Ideologiehaftigkeit kognitiver Strukturen in Texten
    Erschienen: 2012
    Verlag:  Narr ; DEU ; Tübingen

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    Quelle: BASE Fachausschnitt AVL
    Sprache: Unbestimmt
    Medientyp: Aufsatz aus einem Sammelband; Aufsatz aus einer Zeitschrift
    Format: Online
    Übergeordneter Titel: Textanalyse als Kognitionskritik? Möglichkeiten und Grenzen ideologiekritischer Inhaltsanalyse ; 10 ; Empirische Literaturwissenschaft ; 46-136
    DDC Klassifikation: Literatur und Rhetorik (800)
    Schlagworte: Literatur; Rhetorik; Literaturwissenschaft; Literature; rhetoric and criticism; Sprachwissenschaft; Linguistik; Science of Literature; Linguistics; Inhaltsanalyse; Erkenntnistheorie; Kommunikation; Modell; Ideologie; Text; kognitive Faktoren; Konzeption; Sprache; Gesellschaftskritik; cognitive factors; communication; model; language; social criticism; epistemology; content analysis; conception; ideology; descriptive study; deskriptive Studie
    Lizenz:

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  12. Fiktionale Texte: evasiv-affirmative Textangebote und ihre Gratifikationseffekte
    Erschienen: 2012
    Verlag:  Narr ; DEU ; Tübingen

  13. Die Sprache des Rechts und das Recht auf Sprache
    Autor*in: Messmer, Heinz
    Erschienen: 2012
    Verlag:  Westdt. Verl. ; DEU ; Opladen

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    Quelle: BASE Fachausschnitt AVL
    Sprache: Unbestimmt
    Medientyp: Aufsatz aus einem Sammelband; Aufsatz aus einer Zeitschrift; Konferenzveröffentlichung
    Format: Online
    Übergeordneter Titel: Differenz und Integration: die Zukunft moderner Gesellschaften ; Verhandlungen des 28. Kongresses der Deutschen Gesellschaft für Soziologie im Oktober 1996 in Dresden ; Band 2: Sektionen, Arbeitsgruppen, Foren, Fedor-Stepun-Tagung ; 442-446 ; Kongreß der Deutschen Gesellschaft für Soziologie "Differenz und Integration ; 28
    DDC Klassifikation: Literatur und Rhetorik (800); Soziologie, Anthropologie (301)
    Schlagworte: Sociology & anthropology; Literature; rhetoric and criticism; Literatur; Rhetorik; Literaturwissenschaft; Soziologie; Anthropologie; Criminal Sociology; Sociology of Law; Science of Literature; Linguistics; Kriminalsoziologie; Rechtssoziologie; Kriminologie; Sprachwissenschaft; Linguistik; Rechtsstreit; Kommunikation; Gesprächsführung; Sprache; Sprechen; kommunikatives Handeln; Gespräch; Verhalten; Rechtsfindung; Opfer; Sprachgebrauch; Rechtswesen; Täter; Gerichtsverfahren; victim; communication; conversation; legal system; offender; behavior; legal proceedings; communicative action; lawsuit; speaking; language; legal conclusion; language usage; moderation of discussion; empirisch; empirisch-qualitativ; empirical; qualitative empirical
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  14. Verschriftlichtes Recht und Sozialorganisation
    Autor*in: Hahn, Kornelia
    Erschienen: 2012
    Verlag:  Westdt. Verl. ; DEU ; Opladen

    "Bei der Betrachtung und Analyse von Gesellschaftstypen wird von soziologischer Seite ein Aspekt der gesellschaftlichen Entwicklung seltener thematisiert, der jedoch für die Sozialorganisation insgesamt von großer Bedeutung ist: Die Herausbildung von... mehr

     

    "Bei der Betrachtung und Analyse von Gesellschaftstypen wird von soziologischer Seite ein Aspekt der gesellschaftlichen Entwicklung seltener thematisiert, der jedoch für die Sozialorganisation insgesamt von großer Bedeutung ist: Die Herausbildung von Schriftlichkeit als Medium der Wissensspeicherung und Informationsübertragung. Das bedeutet, daß, die (partielle) Umstellung von mündlicher auf schriftliche Kommunikation keinesfalls nur eine (mnemo-)technische Innovation darstellt, sondern die kulturellen und sozialstrukturellen Grundlagen der Gesellschaft tiefgreifend beeinflußt. Der Begriff 'kodifiziertes Recht' verweist bereits auf eine Unterscheidung, die als solche jedoch selten ins Blickfeld gerät, nämlich die Unterscheidung von Gewohnheitsrecht und schriftlich fixiertem Recht. Spricht man - vor allem im Kontext von modernen Gesellschaften - von Recht, so wird dieses mit kodifiziertem Recht gleichgesetzt. Durch diese Art der Betrachtung verschwinden die sozialen Implikationen, die mit der Einführung des kodifizierten Rechts einhergehen. Zunächst einmal stellt sich die Frage, inwiefern das Vorhandensein eines Schriftsystems die Herausbildung einer spezifischen Sozialstruktur und eines spezifischen Rechts bedingen und/oder ob man von einer allmählichen Transformation von Sozialstruktur und Recht durch den Einfluß einer Schrifttechnik ausgehen kann. Man könnte in diesem Sinne von einer (mindestens) doppelten Codierung von Normen sprechen, die erstens ihre Explizitheit und zweitens ihre Darstellung umfaßt. Die Form der (schriftlichen) Darstellung hat darüber hinaus eine eminente Bedeutung in bezug auf das Vertragsrecht, das seinerseits - wie von Durkheim bereits beschrieben - in enger Verbindung mit den differenzierenden und integrierenden Kräften der Gesellschaft gesehen werden muß. Darüber hinaus hat die Notwendigkeit des Vorhandenseins schriftlicher Dokumente weitreichende Konsequenzen etwa hinsichtlich der individuellen Rechtswahrnehmung, oder in bezug auf die Formen der Gemeinschaftsbildung." (Autorenreferat)

     

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    Quelle: BASE Fachausschnitt AVL
    Sprache: Unbestimmt
    Medientyp: Aufsatz aus einem Sammelband; Aufsatz aus einer Zeitschrift; Konferenzveröffentlichung
    Format: Online
    Übergeordneter Titel: Differenz und Integration: die Zukunft moderner Gesellschaften ; Verhandlungen des 28. Kongresses der Deutschen Gesellschaft für Soziologie im Oktober 1996 in Dresden ; Band 2: Sektionen, Arbeitsgruppen, Foren, Fedor-Stepun-Tagung ; 430-434 ; Kongreß der Deutschen Gesellschaft für Soziologie "Differenz und Integration ; 28
    DDC Klassifikation: Literatur und Rhetorik (800); Recht (340)
    Schlagworte: Recht; Literatur; Rhetorik; Literaturwissenschaft; Literature; rhetoric and criticism; Law; Sprachwissenschaft; Linguistik; Science of Literature; Linguistics; legislation; handwriting; family law; common law; wedding; the public; conservatism; text communication; text; language code; social differentiation; legal norm; Öffentlichkeit; Gesetzgebung; Heirat; Textkommunikation; Gewohnheitsrecht; Familienrecht; soziale Differenzierung; Konservatismus; Rechtsnorm; Sprachcode; Schrift; descriptive study; historical; deskriptive Studie; historisch
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  15. Vermittlung und Unterbrechung: das Dritte als Institution
    Erschienen: 2012
    Verlag:  Campus Verl. ; DEU ; Frankfurt am Main

    "Der Vortrag wird sich auf den Dritten nicht in seiner Lieblingsrolle als Vermittler, sondern als Unterbrecher von Konfliktdynamiken konzentrieren. Das Wechselspiel von Gewalt und Gegengewalt, das die feindlichen Parteien in einer potentiell... mehr

     

    "Der Vortrag wird sich auf den Dritten nicht in seiner Lieblingsrolle als Vermittler, sondern als Unterbrecher von Konfliktdynamiken konzentrieren. Das Wechselspiel von Gewalt und Gegengewalt, das die feindlichen Parteien in einer potentiell tödlichen Symbiose aneinander kettet, kann nur durch einen Dritten, der zu keiner der beiden Seiten gehört, zum Stillstand gebracht werden: durch eine neutrale Person, einen Unterhändler oder Schiedsrichter. Seine Aufgabe besteht darin, in der dichten Reaktionsfolge sozialer Handlungen Diskontinuität zu erzeugen. Institutionen bilden sich am Ort dieser Unterbrechung. Sie sind auf Dauer gestellte und zum abstrakten Prinzip erhobene Figuren des Dritten: das Recht, das die Rachesistiert; der Machtstaat, der durch sein Monopol an Zwangsmitteln individuelle Gewaltanwendung unterbindet; der Souverän, der durch keine Partei im Staat angreifbar ist. Insoweit scheint, struktural betrachtet, Unterbrechung ein vergleichsweise simpler Mechanismus zu sein. Aber bei näherem Hinsehen bedarf sie einer ganzen Reihe von stützenden Narrativen, die genau an der Stelle der institutionellen Zäsur Übergänge und Verbindungen stiften. Ein Richter, ein Souverän, überhaupt jeder Repräsentant von öffentlichen Institutionen haben - jedenfalls der Idee nach - weder Freunde noch Feinde; sie sind durch ihr Amt aus dem Kontinuum des Austauschs von Freundschaftsgaben ebenso wie von Gewalttätigkeiten herausgerückt. Was versetzt sie jedoch in eine so enthobene Position? Welche Fiktionen der Trennung (etwa zwischen Amt und Person), welche Narrative der Investitur, des rite de passage, ja sogar der substanziellen Transformation sind notwendig, damit institutionelle Rollenzuschreibungen funktionieren? - Der strukturalen muss hier eine narratologische Betrachtungsweise an die Seite gestellt werden, um die ästhetische Form von Institutionen am Ort des Dritten analysieren zu können. Der Vortrag soll die soziologische Behandlung des Themas um einen literaturwissenschaftlichen Ansatz erweitern. Er bringt ...

     

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    Quelle: BASE Fachausschnitt AVL
    Sprache: Unbestimmt
    Medientyp: Aufsatz aus einem Sammelband; Aufsatz aus einer Zeitschrift; Konferenzveröffentlichung
    Format: Online
    Übergeordneter Titel: Soziale Ungleichheit, kulturelle Unterschiede: Verhandlungen des 32. Kongresses der Deutschen Gesellschaft für Soziologie in München. Teilbd. 1 und 2 ; 3736-3746 ; Kongress der Deutschen Gesellschaft für Soziologie "Soziale Ungleichheit - kulturelle Unterschiede" ; 32
    DDC Klassifikation: Literatur und Rhetorik (800); Soziologie, Anthropologie (301)
    Schlagworte: Sociology & anthropology; Literature; rhetoric and criticism; Literatur; Rhetorik; Literaturwissenschaft; Soziologie; Anthropologie; Allgemeine Soziologie; Makrosoziologie; spezielle Theorien und Schulen; Entwicklung und Geschichte der Soziologie; Sprachwissenschaft; Linguistik; General Sociology; Basic Research; General Concepts and History of Sociology; Sociological Theories; Science of Literature; Linguistics; öffentliche Ordnung; Handlung; soziales Verhalten; Gesellschaftsordnung; öffentliche Einrichtung; Staat; Handlungsspielraum; Handlungsorientierung; Institution; Konfliktbereitschaft; Macht; Richter; Gewalt; Gericht; Konfliktregelung; Interaktion; national state; court; power; interaction; action; social behavior; scope of action; law and order; violence; judge; social structure; disposition to conflict
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  16. Chronotopoi der Evolution: Grenzauflösungen und Grenzziehungen in der Evolutionstheorie, den Humanwissenschaften und der Literatur um 1900
    Erschienen: 2012
    Verlag:  Campus Verl. ; DEU ; Frankfurt am Main

    "Der Vortrag wird dem Wandel der Tier-Mensch-Grenze mit dem Aufkommen und der Verbreitung der Evolutionstheorie im 19. Jahrhundert nachgehen. Im Zentrum steht hierbei, dass mit der Auflösung der Tier-Mensch-Grenze neue Grenzen gezogen und... mehr

     

    "Der Vortrag wird dem Wandel der Tier-Mensch-Grenze mit dem Aufkommen und der Verbreitung der Evolutionstheorie im 19. Jahrhundert nachgehen. Im Zentrum steht hierbei, dass mit der Auflösung der Tier-Mensch-Grenze neue Grenzen gezogen und evolutionstheoretisch begründet werden. So stehen von nun an Tiere wie der Affe dem Menschen näher als Personen wie der 'Wilde', der Verbrecher oder die Frau. Denn mit der für das späte 19. und frühe 20. Jahrhundert maßgeblichen teleologischen Interpretation der Entwicklungsgeschichte wird eine hierarchisch strukturierte 'Stufenleiter' etabliert, auf der bestimmte, durch eine Serie von Merkmalen (physiologische, psychologische, soziale, u.a.) charakterisierte Personen zugeordnet werden können. Aus der evolutionstheoretischen Begründung des Sozialen folgt damit, dass bestimmte 'Menschen' nur bedingt bzw. überhaupt nicht als soziale Personen angesehen werden. Diese Konzeption der Entwicklungsgeschichte liefert nun den Rahmen oder anders gesagt: das Narrativ für die Humanwissenschaften um 1900. Denn in diesen werden Personen wie Verbrecher, Hysterikerinnen, Kinder oder 'Wilde' zu aus dem Sozialen ausgeschlossene Figuren, über welche die Wissenschaften vom Menschen ihr Wissen produzieren. Wesentlich für die evolutionstheoretischen Grenzziehungen ist, dass die zeitliche Achse in eine räumliche bzw. figurale Achse übersetzt wird. So wird der Verbrecher nicht nur aus dem Bereich des Sozialen ausgeschlossen, weil er für dieses schädlich ist, sondern weil er als Repräsentant der Vergangenheit des Menschen (d.i. der weiße und männliche Europäer), aus dem Bereich des Sozialen schon ausgeschlossen ist. Diese Übersetzung von Zeitlichkeit in Räumlichkeit zeigt, dass die jeweiligen Grenzziehungen zwischen sozialen und nicht-sozialen Personen über narrative Verfahren erfolgen, genauer und mit Michail Bachtin gesagt, über die Etablierung von Chronotopoi. Diese leisten mit der Vergegenwärtigung des Vergangenen die Begründung der Grenzen des Sozialen und Normalen. Abschließend wird der Vortrag am ...

     

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    Quelle: BASE Fachausschnitt AVL
    Sprache: Unbestimmt
    Medientyp: Aufsatz aus einem Sammelband; Aufsatz aus einer Zeitschrift; Konferenzveröffentlichung
    Format: Online
    Übergeordneter Titel: Die Natur der Gesellschaft: Verhandlungen des 33. Kongresses der Deutschen Gesellschaft für Soziologie in Kassel 2006. Teilbd. 1 u. 2 ; 5299-5308 ; Kongress "Die Natur der Gesellschaft" ; 33
    DDC Klassifikation: Geschichte und Geografie (900); Literatur und Rhetorik (800); Naturwissenschaften und Mathematik (500)
    Schlagworte: Naturwissenschaften; Literatur; Rhetorik; Literaturwissenschaft; Geschichte; Literature; rhetoric and criticism; History; Science; Technik(wissenschaften); angewandte Wissenschaften; Sprachwissenschaft; Linguistik; Sozialgeschichte; historische Sozialforschung; Social History; Historical Social Research; Natural Science and Engineering; Applied Sciences; Science of Literature; Linguistics; Evolution; soziale Norm; Funktion; Tier; Roman; Mensch; Humanwissenschaft; Entwicklung; Evolutionstheorie; Narration; social norm; development; human sciences; function; evolutionary theory; novel; human being; animal; historical; documentation; Dokumentation; historisch
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  17. Selbstbehauptung: zum Verlust sozialer Wertschätzung in der modernen Gesellschaft
    Autor*in: Kron, Thomas
    Erschienen: 2012
    Verlag:  B. Budrich ; DEU ; Opladen

    Der Beitrag untersucht das Problem der Selbstbehauptung in modernen Gesellschaften. Anhand der Romane von Tom Sharpe werden (britische) gesellschaftliche Verhältnisse dargestellt, unter denen soziale Wertschätzung kaum erwerbbar ist. Aus einer... mehr

     

    Der Beitrag untersucht das Problem der Selbstbehauptung in modernen Gesellschaften. Anhand der Romane von Tom Sharpe werden (britische) gesellschaftliche Verhältnisse dargestellt, unter denen soziale Wertschätzung kaum erwerbbar ist. Aus einer soziologischen Interpretation der Romane wird deutlich, dass es nicht irgendwelche "Fehler" - Persönlichkeitsfehler - sind, die das Gelingen der individuellen Produktion von Wertschätzung vereiteln. Die strukturelle Anlage der Wertschätzungsproduktion lässt die Erzeugung von sozialer Wertschätzung vielmehr prinzipiell - also gerade dann, wenn alles 'funktioniert' - nur in Ausnahmefällen zu: ein modernes Wertschätzungsdilemma. Dieses Dilemma ist eine Konsequenz jenes gesellschaftlichen Arrangements, das Wohlstand als einen Mechanismus der Wertschätzungsproduktion nahe legt und zugleich als Konsequenz des Strebens nach Wohlstand "Brutalitäten" im zwischenmenschlichen Umgang durch Anspruchsinflationen auf der Interaktionsebene, durch Differenzhandlungen auf der Organisationsebene sowie durch die Macht systemischer Imperative fördert. Dies zu erkennen und vielleicht Lösungswege aufzuzeigen, wie man diesem Dilemma entgehen kann, könnte eine Anregung für die zeitdiagnostisch orientierte Soziologie sein. (ICA2)

     

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  18. Language and identity in the age of globalization
    Autor*in: Haller, Max
    Erschienen: 2012
    Verlag:  Bardwell ; USA ; Oxford

    "Language is a central element of any culture and society. For each human, it is the main instrument for perceiving and evaluating the world around himself or herself. Language is, therefore, a central element of identity: identity implies the... mehr

     

    "Language is a central element of any culture and society. For each human, it is the main instrument for perceiving and evaluating the world around himself or herself. Language is, therefore, a central element of identity: identity implies the perception of one's own strengths and weaknesses, the evaluation of one's own past, the visions of one's own future. Identity provides aims, direction and consistency to the actions of men or women. This self-image or identity is developed through interaction with other people; one's self-image, at least to some degree, must be shared and validated by others. Language plays a central role. To speak a common language per se creates a feeling of communality (Sapir 1951: 157; Whorf 1956; Weber 1964: 305ff.; Goebl et al. 1996). Adequate mastery of a language is a decisive determinant of a satisfactory communication with other people, and also for social recognition, self-confidence and the feeling of security in the world. Linguistic problems, from stuttering to dumbness, probably entail the strongest harm to one's self-image and self-consciousness. In the first part of this essay, I will elaborate the relationship between language and identity and propose a central thesis. Subsequently, I describe five typical, different social constellations in which a change of language can occur. Here, I will present examples from different linguistic areas of the world. Finally, I will present some considerations about the role of language education and politics today." (excerpt)

     

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    Quelle: BASE Fachausschnitt AVL
    Sprache: Unbestimmt
    Medientyp: Aufsatz aus einem Sammelband; Aufsatz aus einer Zeitschrift
    Format: Online
    Übergeordneter Titel: Raymond Boudon: a life in sociology ; 183-196
    DDC Klassifikation: Literatur und Rhetorik (800); Soziologie, Anthropologie (301)
    Schlagworte: Sociology & anthropology; Literature; rhetoric and criticism; Literatur; Rhetorik; Literaturwissenschaft; Soziologie; Anthropologie; Kommunikationssoziologie; Sprachsoziologie; Soziolinguistik; Sprachwissenschaft; Linguistik; Science of Literature; Linguistics; Sociology of Communication; Sociology of Language; Sociolinguistics; soziale Beziehungen; Muttersprache; Identität; Interaktion; Sprache; Kultur; Selbstsicherheit; identity; interaction; language; culture; self-assurance; social relations; mother tongue; descriptive study; deskriptive Studie
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